La riabilitazione a terra o kinesiterapia deriva dal greco “kinesis,” cioè movimento, ed indica un insieme di tecniche fisioterapiche manuali volte a recuperare il movimento articolare, la forza, la massa muscolare e la capacità di svolgere un movimento volontario. In kinesiterapia rientrano tutte le diverse metodiche di esercizio attive e passive. Gli esercizi passivi sono eseguiti interamente grazie all’applicazione di forze esterne, senza che vi sia una contrazione muscolare volontaria; gli esercizi attivi prevedono invece un maggiore lavoro muscolare da parte del paziente. Lo scopo degli esercizi è incrementare il flusso arterioso, venoso e linfatico, stimolare il sistema cardiorespiratorio, migliorare la sensibilità e i movimenti volontari, contribuire alla perdita di peso corporeo in eccesso o al mantenimento di un peso adeguato, garantire una buona escursione articolare, aumentare la forza muscolare, la resistenza e la coordinazione dei movimenti, stimolare l’equilibrio e la propriocezione, prevenire o ridurre la rigidità articolare e l’atrofia muscolare. Gli esercizi propriocettivi sono volti a stimolare la capacità di riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei propri muscoli, senza il supporto della vista; mediate l’utilizzo di appositi dispositivi (tavoletta, cuscini, percorsi sensoriali) è possibile stimolare queste vie nervose in pazienti neurologici ed ortopedici.Grazie agli esercizi terapeutici è possibile accorciare i tempi di recupero, migliorare la qualità e la quantità dei movimenti e garantire una migliore qualità di vita.